domenica 1 dicembre 2013

SocialPanettone #1



E' quasi Natale.
In questo periodo sono tutti più buoni.
Tranne l'Operatore Sociale.
Lui è più buono tutto l'anno.
E guarda il Natale con diffidenza. Si dice: "Ma guarda tutti 'sti dilettanti! Chi li ha sciolti?"

Per dimostrare in pieno la sua competenza professionale l'operatore sociale da il meglio di se.
Il turno della notte del 25 o di quella di Capodanno è un grande classico. Facile  se si lavora in un servizio residenziale (qualcuno deve pur farlo).
Il vero virtuosismo però, quello che ti lascia in bocca per più lungo tempo il conturbante gusto  della perversione, è trascorrere le festività nell'insalubre sede della propria organizzazione a scrivere progetti.

Chi non arriva a tanto si diletta comunque con il marcare la differenza dai comuni mortali alla ricerca di Natali alternativi (anche perchè un Natale classico metterebbe l'operatore sociale per l'ennesima volta di fronte ai suoi problemi di reddito)
Dall'improbabile ripristino della  pagana "festa del sole invitto" (per gli operatori sociali laici) al ritorno "all'autentico senso della Natività" (per gli operatori religiosi).

E mentre i figli dei normodotati, al ritorno a scuola, sfoggiano cellulari e consolle nuovi fiammanti, il figlio di operatori sociali, dopo aver passato le festività con i nonni, (i genitori erano di turno) alla puntuale infame domanda della maestra  "Cosa vi ha portato Babbo Natale?"
Risponderà frustrato: "Un  fratellino adottato a distanza".
La maestra, celerà grossolanamente lo scandalo e loderà ipocritamente l'iniziativa,
il piccolo si rifugerà nel mondo della sua fantasia dove ha un laboratorio sotterraneo, simile alla bat-caverna, dove progetta e realizza le più incredibili armi di distruzione di massa.
[Blanqui]

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